Fare o fermarsi: l’importanza delle pause nella sanità
Di Julia Allan, Aberdeen University, Scozia
La vita moderna è frenetica. Viviamo in un mondo digitale sempre più “connesso”, in cui i momenti di reale stacco dal lavoro sono rari. Molte persone fanno regolarmente orari prolungati, e questo vale in particolar modo per gli operatori sanitari occupati in prima linea nei servizi di cura. Nel contesto sanitario, gli orari di lavoro e le richieste sono solitamente impegnativi, i turni superano abitualmente le 8 ore di una “normale” giornata lavorativa, e le richieste sono per loro natura senza sosta. Se il flusso di pazienti che richiedono cure urgenti è continuativo, i professionisti sanitari sono obbligati a fornirle, a prescindere da quanto siano stati impegnati o da quante ore stiano lavorando. A causa di queste richieste elevate, rinunciare alle pause è qualcosa di estremamente comune nei contesti sanitari – ad esempio, è stato dimostrato che 1 infermiere su 10 non fa mai una vera e propria pausa, ed 1 su 3 non fa o fa raramente una pausa pranzo durante i turni.